Storia e Arte

La Facciata, eretta come monumento alla Pace Universale, è costruita a doppio ordine, con portico a tre arcate, su modello delle basiliche romane, in travertino del monte Tifata, presso Sant’Angelo in Formis (CE). La pietra è la stessa adoperata nel 1328 da Masuccio Secondo per la famosa Torre campanaria della chiesa di Santa Chiara in Napoli e nel 1752 dal Vanvitelli per la Reggia di Caserta. La costruzione, su progetto dell’architetto Giovanni Rispoli di Napoli, fu iniziata il 15 maggio 1893. Il 5 maggio 1901 fu inaugurata dal Cardinale Raffaele Monaco La Valletta. L’ordine inferiore è in stile ionico, con quattro colonne binate di granito rosa, lucidate a specchio nel corpo centrale, e capitelli marmorei sui pilastri delle arcate. Tra i due ordini corre un fregio di granito con la scritta in bronzo: “VIRGINI SS. ROSARII DICATUM”. L’ordine superiore è in stile corinzio con colonne binate di granito grigio, cornicione e timpano di mensole scolpite. Al centro si apre la Loggia Papale, ornata da due colonne in granito di Finlandia. Questo materiale, proveniente dall’esposizione di San Pietroburgo e adoperato per la prima volta in Italia, è di grandissimo pregio, tanto da avere splendore metallico in molti punti. A coronamento del finestrone della loggia, un angelo di bronzo e, più in alto, lo stemma marmoreo di Leone XIII. La facciata culmina con la statua della Vergine del Rosario (180 quintali, 3,25 metri), opera di Gaetano Chiaromonte, ricavata da un solo blocco di marmo di Carrara, sotto la quale sono poste le scritte “PAX” e “MCMI”. In corrispondenza dei due finestroni laterali, in due tondi, sono posti un orologio elettrico, a sinistra, e una meridiana, sulla destra. Nel pronao della Basilica si aprono quattro nicchie con le statue dei beati Luigi Guanella (di Arnaldo Gelli – 1968) e Ludovico da Casoria (di Arnaldo Gelli – 1970), e dei santi Francesca Saverio Cabrini (di Domenico Ponzi – 1971) e Leonardo Murialdo (di Domenico Ponzi – 1970).