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Pompei abbraccia Papa Francesco

Pompei ha finalmente abbracciato Papa Francesco. Alle 7.48 di questo primo giorno di primavera, il Santo Padre è atterrato nella città mariana, dove è
21 marzo 2015

Benedetto XVI a Pompei

Anche il successore di Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI, volle venire pellegrino a Pompei. Era il 19 ottobre del 2008. Accolto dall’Arcivescovo
19 ottobre 2008

Giovanni Paolo II a Pompei 2003

Fu ancora un giorno felice per Pompei il 16 ottobre 2002, quando, sul sagrato di San Pietro e davanti all’icona della Vergine del
7 ottobre 2003

Giovanni Paolo II a Pompei 1979

La prima volta del Papa nella città mariana risale all’ottobre 1979. Giovanni Paolo II era appena ritornato dal suo viaggio apostolico in Irlanda e

21 ottobre 1979
Paolo VI incorona il Quadro (1965)

San Paolo VI

San Paolo VI, che a nove anni aveva visitato il Santuario di Pompei con la sua famiglia, divenuto Papa incoronò il quadro della Madonna del Rosario, nella Basilica di San Pietro, il 23 aprile 1965. «La pia e popolare corona – disse nella sua omelia – riappare come catena di salvezza, che pende dalle mani del Salvatore e della sua beatissima Madre, e che indica donde scende a noi ogni grazia, e per dove deve da noi salire ogni speranza». In molti documenti, Papa Montini raccomandò la recita del Rosario, che nell’enciclica Marialis Cultus (1974) avrebbe poi definito «compendio di tutto quanto il Vangelo». Incoronando “con mani tremanti” il quadro della Madonna di Pompei, ribadì che «la corona del Santo Rosario, preghiera semplice e profonda, ci educa a fare di Cristo il principio e il termine non solo della devozione mariana, ma di tutta la nostra vita spirituale».

Nel cuore di Giovanni XXIII

San Giovanni XXIII

San Giovanni XXIII, che da Patriarca di Venezia era stato a Pompei, sede delle prime riunioni della Conferenza Episcopale Italiana, aveva in programma una visita pastorale nella Città Mariana, ma scomparve purtroppo prima di poterla compiere. Ben nota è tuttavia la sua consuetudine con il Rosario, che recitava quotidianamente e che, nell’enciclica Grata Recordatio (1959), aveva definito «un modo eccellentissimo di preghiera meditata, costituito a guisa di mistica corona, in cui le orazioni del Padre nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre, si intrecciano alla considerazione dei più alti misteri della nostra fede, per cui viene presentato alla mente come in tanti quadri il dramma dell'incarnazione e della redenzione di Nostro Signore»

Benedetto XV recita la Supplica (1915)

Benedetto XV

Benedetto XV fu il primo Papa a recitare la Supplica alla Regina del Santo Rosario di Pompei, a mezzogiorno dell’8 maggio 1915, insieme ad alcuni dignitari pontifici, nella Cappella Paolina. Da allora la Supplica, scritta da Bartolo Longo nel 1883, divenne una preghiera cara ai pontefici. Per tutto il corso della Prima guerra mondiale, inoltre, Pompei fu sede di un’invocazione incessante per la Pace, coerentemente con la propria missione universale, ma anche conformemente al magistero e alla politica internazionale di Benedetto XV. Nel 1921 il Papa invocò sulle nuove opere la benedizione della «Divina Provvidenza, la quale ha fatto sorgere nella gloriosa Valle di Pompei, mercé la generosità dei fedeli, il magnifico Santuario mariano e le molteplici opere di beneficenza che lo circondano in quella guisa che le stelle coronano il capo della Vergine santa».
Pio X riceve in dono il Santuario e le Opere di Pompei (1906)

San Pio X

Accolto in udienza da Pio X – Papa Sarto, proclamato santo nel 1954, – il 9 febbraio 1906, Bartolo Longo donò alla Santa Sede il Santuario e le Opere che aveva fondato – e amministrato fino ad allora – a Valle di Pompei. L’avvocato pugliese concretizzava così il consiglio di Padre Ludovico da Casoria, suo punto di riferimento non solo spirituale, ma modello d’azione concreta: «Bartolo, tu devi lavorare per il Papa, devi erigere una chiesa monumentale, devi fabbricare un convento e devi dare tutto al Papa». Anche se, da allora, Longo non ebbe più un ruolo direttivo, restò comunque sempre immutabile la sua carismatica leadership. La guida del Santuario e delle Opere fu affidata ad una Delegazione Pontificia e ad una specifica Commissione Cardinalizia istituita a Roma. Il primo a ricoprire il delicato incarico fu mons. Augusto Silj – poi nominato Arcivescovo, e nel 1919 creato Cardinale – che giunse a Valle di Pompei già il 20 febbraio 1906.

il Papa del Rosario

Leone XIII

Leone XIII, autore di numerose encicliche dedicate alla preghiera del Rosario, fu il primo Papa ad avere un legame forte con Pompei. Bartolo Longo scrisse la sua Supplica alla Regina del Santissimo Rosario proprio aderendo all’invito che, nella sua enciclica Supremi Apostolatus Officio (1° settembre 1883), aveva rivolto ai cattolici, esorandoli a reagire ai mali del mondo contemporanea, e indicando nella preghiera del Rosario uno strumento sicuro per conseguire il bene spirituale della società e della Chiesa. Longo considerò le parole del Papa come una sorta di imprimatur per le iniziative avviate a Pompei, e gli scrisse per ringraziarlo dell’enciclica, che lo incoraggiava a proseguire alacremente nella costruzione del Santuario alla Vergine del Rosario e a diffonderne la devozione nel mondo. Leone XIII fu uno dei maggiori promotori del culto alla Vergine di Pompei, e nel 1901 elevò a Basilica Pontificia il Santuario – che nel 1894 era stato donato alla Santa Sede, – definendolo «parrocchia del mondo», per il grande afflusso di pellegrini.